Su Franco Battiato e altre cose che mi vengono in mente
2013-06-19
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Franco Battiato è sempre stato difficile da classificare, nel senso, non è che puoi dire che La Voce Del Padrone sia progressive, musicalmente sembra pop, ma il tutto è impreziosito da melodie e armonie spastiche e da testi con richiami più o meno colti... Zingales definiva quell'album (inusuale già nella durata, non è un ep ma nemmeno un lp) come "europop costruito su citazioni colte", o qualcosa del genere, e gli appioppava un 10.

Un inciso, io non sono affatto contrario a dare 10 agli album. Non mi chiamo né Scaruffi ne Utente Medio Di Ondarock (che poi i 10 li mette). Sono però convinto, è un'ovvietà, che un voto così alto te lo devi guadagnare, non lo metti al primo album a caso che al primo ascolto ti ha esaltato. Così come farebbero alcuni. Il mio professore di storia diceva una cosa saggia riguardo questo: che se fai un'interrogazione da 10 non ti si può mettere 8, per nessun motivo (credo che non tutti abbiano avuto un professore come lui, mi spiace per voi). Ed è vero: sentirai pochi dischi da 10 nella vita, e non li riconoscerai subito, perché un 10 matura ascolto per ascolto, ma a quei pochi non puoi dare un voto più basso solo perché "la perfezione non esiste". Piscerei in bocca a chiunque, nel 2013, continua a dire una cosa del genere. La perfezione esiste! Certo, non può essere uguale per tutti, e mi sta bene, ma giuro, Scaruffi è da prendere a schiaffi quando parla di Rock Bottom o di Irrlicht dicendo i più bei dischi di sempre inarrivabili perfetti in ogni punto di vista e poi? tac, 9 o massimo massimo 9.5.

Tornando al disco: è più unico che raro un album del genere. (che poi è una cosa normale per i dischi fatti uscire da Battiato fino al 1981, con poche eccezioni) Bisogna ammettere, però, che i giovini che come me che nel 2013 ascoltano ancora Battiato siano dei passivi irresistibili, in qualsiasi modo lo vogliate intendere, e che nonostante la musica sia invecchiata malissimo e oggi suoni a tratti come un file midi con Finale 2007, credo che questa caratteristica la renda molto più attuale degli Avenged Sevenfold e di un sacco di altri gruppi italiani hardcore dei nostri giorni.

E so che non si è capito niente di quello che ho scritto in questo paragrafo, ma è davvero difficile scrivere di un album così. Perché la musica boh, ho già detto, è tanto stereotipata quanto affascinante nella sua apparente semplicità (quanto odio scrivere in questo modo ossimorico (ecco)). I testi altrettanto boh, parlano di galassie e fanno riferimenti che vanno dai Beatles a Theodor Adorno (che per i plebei che non sanno chi è è un filosofo che non so ha scritto qualcosa di filosofia sinceramente non riesco a capire cosa voglia dire wikipedia però vabe).

Devo essere sincero, sto disco mi sa tanto di Tarantino per quanto riguarda le citazioni. Cioè tipo, solo in Bandiera Bianca troviamo: Mr. Tamburino (chiaro riferimento a Bob Dylan), "siamo figli delle stelle" (chiaro riferimento ad Alan Sorrenti), "c'è chi si mette degli occhiali da sole per avere più carisma e sintomatico mistero" (chiaro riferimento a sé stesso in copertina; vedete?! Autocitazionista come Tarantino!), troviamo la Minima Immoralia (riferimento al tipo coso filosofo di prima) e alla fine c'è anche spazio per i Doors: "The end, my only friend, this is the end".  E poi ancora, il nome dell'album stesso è un riferimento alla vecchissima etichetta omonima, che attorno ai primi del 900 pubblicava musica classica e/o pop degli anni '20. [sto ridendo da solo]

Che però, se ci pensiamo, Tarantino fa film praticamente solo con citazioni, Battiato ci mette del suo. E questo è un punto a suo (battiato) favore.

Alla fine davvero, è difficile parlare di quest'album. Sarà che non so bene da dove iniziare, o che "parlare di musica è come ballare di architettura", ma davvero, è una cosa che è tutto e il contrario di tutto. Onestamente non saprei nemmeno che voto dargli.

Per fortuna però che la musica non si esprime in numeri.

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