Strano e pazzo e dolcissimo mondo
2016-05-20
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Ormai sapete come funziona e probabilmente succederà anche a voi, ma alle volte basta un minimissimo particolare per farci venire addosso una tristezza una malinconia o anche una nostalgia o una felicità incredibili, piccolissimo particolare passato per la testa in una frazione di secondo e poi lui se n'è già andato lasciando una coda di ricordi e di immagini tipo vecchia foto sbiadita con vecchi amici o un tramonto estivo o il mare o qualcosa d'altro, è quella che (grazie, sistema scolastico) Joyce chiama epifania o Woolf moment of being (?) o noi italiani qualcosa tipo "presa di coscienza". L'ho detto, quelle immagini che ti vengono dopo una breve o lunga catena di pensieri liberamente concatenati, comequando qualcuno inizia a disegnare qualcosa su un foglio e tu non capisci cosa sia poi a un tratto disegna una linea un contorno un particolare e dici AH! ora ho capito cosa stai disegnando, queste immagini mentali iniziano a formarsi nel momento stesso in cui iniziamo a pensare e si costruiscono pian piano e non te ne accorgi, non ti accorgi di loro finché a un momento hai una fugace visione in cui tutto è collegato, il pensiero con il pensiero prima con quello prima ancora e così via, e vedi finalmente le costellazioni dove prima vedevi solo stelle (o più prosaicamente vedi la figura dopo aver collegato i puntini della settimana enigmistica), così si creano queste epifanie e non c'è scampo da loro, prima o poi ti strappano dal mondo e ti lasciano così per qualche istante e finisci per naufragare nella nostalgia di quelle foto mai scattate di momenti che visti in terza persona sarebbero stati scene bellissime di un film per giovani adulti.

Ho avuto qualcosa del genere qualche minuto fa... stavo suonando la chitarra, pianissimo perché è tardi, la gente dorme e facciamo piano e non la svegliamo, suonavo le ultime due corde e ripetevo in modo vagamente ossessivo l'incipit di Das Lebewohl; poi ho giocato con gli armonici al dodicesimo capotasto e a un certo punto ho iniziato ad approssimare un pezzo di qualche album di Robert Fripp in cui sperimentava le Frippertronics, ripensando alla prima volta che ho ascoltato quell'album sono tornato indietro, sapete, di qualche anno, non so veramente quando ho ascoltato Evening Star di Fripp/Eno per la prima volta ma mi è venuto in mente di nuovo quando tre, quattro estati fa avevo conosciuto Anna e mi è boh salita la nostalgia di quell'estate ma non per anna (non solo almeno), per tutto e la polaroid che mi si è stampata in mente è stata della sera che scendeva tra delle montagne mentre stavo in un pullman per andare da qualche parte, un tramonto perlappunto!, il cielo che assumeva tinte di rosso scuro fuso al blu della prima notte estiva, che strane cose che succedono!, una di quelle notti che ci sono solo quando si è giovani.

Sarà stupido pensarlo ancora dopo tutto ciò che è successo a me e a chi conosco ma ho l'ingenua convinzione che fra qualche anno anche il ricordo degli anni più insignificanti della nostra vita assumerà tratti malinconici e di leggero rammarico, proprio come per quei momenti che ho appena ricordato che non avevano nulla di veramente speciale nel momento in cui li stavo vivendo, e purtroppo e per fortuna la nostra mente funziona così e ad un certo punto è anche inutile opporvicisi si finirà per volgere indietro lo sguardo e dire che storie fantastiche ho vissuto, che persone fuori di testa ho conosciuto,

strano e pazzo e dolcissimo mondo quello di qualche anno fa.