Skyrim
2012-11-04
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Non ricordo con precisione la data dell'acquisto di Skyrim (o, alternativamente, l'inizio della fine della mia vita sociale).  Per scoprirla sono andato alla ricerca della custodia con all'interno il manuale di istruzioni e lo scontrino ('si sa mai con questi stronzetti della Mediaworld); purtroppo il suddetto scontrino non c'era (ma fottesega, in fondo).

Cercherò di ricordare.

Probabilmente era marzo, o aprile. Non era ancora estate, anzi, era appena iniziata la primavera, ma si sentiva nell'aria che tutto, almeno per un anno, stava per finire. Io, davvero, ricordo veramente poco di quel periodo, manco fossi un ubriaco perenne o un fattone, ho pochi elementi su cui basarmi, comunque, la situazione si è capita, siamo negli ultimi, toh, 3-4 mesi di scuola scarsi e c'è un gran desiderio di mandare tutto a puttane e godersi l'estate. C'è chi si fidanza, c'è il Fidanza, c'è chi si fidanza col Fidanza, comunque a me la parola fidanza non mi è mai piaciuta eh, c'è chi, detto in generale, si prepara per i tre mesi più belli dell'anno, e poi, solo poi, c'è una stretta cerchia di nerd sfigati che si chiude in casa per giocare a Skyrim.

Chiarimose, però, non sono tra questi ultimi. Non mi chiudevo mica in casa, cioè, non per quello almeno, diciamo che ero una via di mezzo tra il voler avere finalmente una ragazza e il voler giocare liberamente a Skyrim, per cui mi sono  ritrovato a slinguare con la custodia di gioco per sopperire ad entrambi i bisogni (?).

Sicuramente ci ho giocato fino a Maggio, ché ricordo benissimo i pomeriggi soleggiati ed afosi (sticazzi, sembrava di stare a luglio) passati davanti alla tivvì. Ma ne è valsa la pena... Cioè, diciamolo, Skyrim è pieno di bug, e su questo siamo d'accordo tutti, però mettiamo da parte i bug, mettiamo da parte il gameplay, mettiamo da parte i 2467328496 petabyte di scheda video richiesti per farlo girare (capito perché ci giocavo su xbox?), è un gioco stupendo. Nel senso: se ami il genere fantasy, quello è il tuo gioco. Libertà d'azione, atmosfere stratosferiche, paesaggi incantati, storia relativamente illimitata, insomma, c'è tutto per coloro che amano imparare un numero indefinito di nomi di persona a memoria.

Il tempo passa. Ho smesso di giocarci attorno al 20 di maggio; come lo ricordo? In quel periodo avevamo una media di 2 verifiche al giorno, e tempo libero non ce n'era. Da lì poi, e con l'inizio dell'estate e con l'inizio del cre e con la Ginevra e con la Toscana e con Gardaland e con Anna e con i compiti delle vacanze e con pianoforte da studiare alacremente la situazione s'èvolsa in qualcosa di strano: era estate, ovvero tempo libero a bizzeffe, ma io di leisure time non ne avevo, cioè, ditemi che brutto è non avere tempo per sè stessi chi ci è passato mi capisca e compatisca?

Sinceramente, il motivo per cui qualche volta mi viene ancora voglia di giocarci (ultima sessione conclusa mezz'oretta fa) sono i paesaggi. Che sono qualcosa di ineguagliato e ineguagliabile.

Dovrei metterne mille altre ma non posso sennò v'appesantisco troppo la navigeschiòn; però il concetto si capisce, cioè che i paesaggi sono qualcosa di inenarrabile. Ma poi non solo quelli, cioè, è proprio l'accostamento paesaggi-musica che commuove; tipo trovarsi nelle fredde vette nordiche con in sottofondo musiche à la Wagner magari di notte, e magari sotto l'aurora, è un'esperienza video-ludica assolutamente straniante e straordinaria.

Giocateci, a Skyrim, fottetevi di quello che dice gente come Zeb e giocateci, non ne rimarrete delusi: potrete anche non amare il suo gameplay, la sua storia, ma verrete sicuramente rapiti dalla sua ambientazione. 100percento sicuro.