Repubblica Socialista di Zogno - il sogno divenuto realtà
2016-04-20
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La Repubblica Democratica Socialista di Zogno è uno stato socialista del popolo tutto, che esprime il volere e gli interessi dei lavoratori, dei contadini, dell'intellighentzia, dei lavoratori di tutte le nazioni e di tutti i popoli del paese. (anche poscante)

1. Prologo

Il Belotti nel suo seminale Storia di Zogno e di alcune terre vicine congettura la presenza, in epoca romana, di un "modestissimo abitato, forse di pastori e mandriani raccolti verso la sommità del monte [...]"; osservò poi che le etimologie dei nomi di paese Carona, Dossena, Lepreno, Ambria, Endenna, Benaco sopra Sedrina e Sedrina potrebbero avere origine celtica, al ché "non è fuori luogo pensare" che anche sotto il dominio etrusco Zogno potesse avere "qualche germe di vita". Nessuna fonte certa, tuttavia, a sancire la verità o meno delle succitate ipotesi.

Il primo documento in cui appare il nome Zogno (ovviamente in una forma ortografica un poco differente e adeguata all'epoca) risale al marzo 1102: si tratta di un atto di vendita in cui Giselberto IV e il figlio Nantelmo vendono la corte di Almè, quindi anche i beni compresi "in valle Brembana, in loco et fundo Zaunio". ad un certo Alcherio di Lallio per 110 lire milanesi. Ciò significa che Zogno, vuoi fin dall'inizio, vuoi per progressivo ingrandimento, ad un certo momento della storia è entrato a far parte della corte di Almé: vista la storia di quest'ultima, è possibile presumere con buona certezza che Zogno allora esistesse già in epoca longobarda; qualcuno fa notare, comunque, che i documenti parlano unicamente di beni nel monte di Zogno ("in montem quod nominatur Zogni") e non dell'intera area che oggi faremmo ricadere sotto la Nostra giurisdizione.

Queste, secondo il Belotti, sono le più antiche testimonianze di insediamenti umani nel territorio oggi denominato Zogno. Come egli stesso sottolinea nelle prime pagine della sua opera,

Chi ricerca le origini di una terra, e specialmente della propria terra, è quasi naturalmente ansioso di ritrovarle nelle epoche più remote, quasi per conferire ad essa un'antica nobiltà. Anch'io provai la medesima ansietà per Zogno, ma nessuna traccia mi si è offerta per testimoniarne l'esistenza prima di tempi relativamente a noi vicini.
Ebbene: l'antica nobiltà che tanto il Belotti andava cercando, senza risultati, si manifesta ai nostri giorni, con il grandioso progetto urbanistico da quasi due anni in itinere nel territorio stesso di Zogno (più precisamente, nel mio pc): la Repubblica Socialista di Zogno.

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La Repubblica Socialista di Zogno in una foto d'epoca

2. Excusatio non petita

Lo so. Sì, lo so: a Zogno non c'è il mare o l'Islanda, l'isola di Lesbo è in Grecia e le Hawai non sono rette da un mio compagno di classe.

Ma se per un momento dimenticate questi curiosi toponimi vi accorgerete che non è poi tutto diverso da come è davvero Zogno in realtà: Zogno [DT], che sta per Zogno Downtown, è la capitale morale della Repubblica Socialista, consta di 250.000 e passa abitanti ed è collegata con le maggiori città della Repubblica nonché con l'hinterland delle microregioni Zogno[PF1] e Zogno[PF2].

Zogno [DT]-Nov. 29, 671460578032
La capitale, da lontano

3. Zogno downtown, da vicino

Come ho già accennato, vorrei approfondire e fare qualche zoom su caratteristiche particolari della città universalmente considerata come "capitale morale" della nostra gloriosa Repubblica. Zogno Downtown, al momento di andare in stampa, conta 265.000 abitanti, in prevalenza di reddito medio (il superamento in cardinalità dei cittadini a reddito medio rispetto a quelli di reddito basso è un obiettivo macroeconomico raggiunto solo pochi anni fa grazie a precise manovre basate sullo sviluppo commerciale ed industriale e ad un potenziamento delle infrastrutture educative all'interno delle zone residenziali). Approssimativamente, il ceto medio si attesta a quota 130.000 individui, il ceto basso a 100.000, il ceto alto a 30.000, come si può vedere dal seguente cartello:

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Il verde (?) più scuro è il ceto alto, quello più chiaro è il ceto basso.

Architettonicamente, la città è assai interessante: unisce infatti almeno quattro stili architettonici di differenti epoche racchiudendone ognuno (in linea di massima) in quartieri diversi. Qua di seguito qualche bella foto da Zogno!

Zogno [DT]-Dec. 3, 671460578064
Hegel district: dalle ceneri del Becher de Fopa e del Cucciolandia è emerso uno stuolo di affollatissimi e indaffarati grattacieli, si dice ancora infestati dallo spirito e dall'irresistibile sapore delle pizze della Pizzera Luna. (chiusa il martedi?)
Zogno [DT]-Nov. 30, 671460578047
Il Boulevard Comte è ciò che rimane del vecchio "vialone" del paese; sotto il cielo trapunto di stelle cadenti, le Pleiadi, generazioni di innamorati hanno camminato il dieci d'agosto su questa strada, felici e soprattutto ignoranti del fatto che la ZTL viene messa un po' a caso, qui. Si intravede anche il distretto dell'Ing.Cane, lungo millemila kilowatt cubi. Last but not least, Vico road, di fatto un vicolo cieco a forma di ciambella.
Zogno [DT]-Dec. 11, 671460578092
Un ingrandimento su via Roma, da cui nasce(va) il Viale. Le scuole, già dedicate alla memoria del compianto Pietro Ruggeri da Stabello, hanno lasciato spazio ad apocalittici grattacieli la cui romantica skyline lascia soltanto presagire gli innumerevoli processi per turbativa d'asta e corruzione che le aziende subappaltatrici hanno subìto -

Zogno [DT]-Dec. 31, 671460578256
Zogno come Berlino - anche nel centro storico si continua a costruire ("mica come in Italia"). Gaudenti manager e direttori generali vedono in Zogno una straordinaria opportunità di guadagno: una città in continua evoluzione e, soprattutto, espansione non può far altro che portare guadagno a chi sa cosa cercare; i soldi, è inutile dirlo, non possono sempre essere tutti puliti......

Zogno [DT]-Dec. 23, 671460578160
Questo grosso complesso residenziale detto "Largo Tabacci", architetturalmente innovativo e certamente degno di nota nell'economia di vita degli zognesi, ha in realtà lunghi trascorsi di agitazioni sindacali ed anarchiche: il PA (Partito Anarchico) si dice abbia iniziato a riunirsi proprio qui, in questo edifizio. Non a caso qualche anno fa, in seguito ad una burrascosa assemblea condominiale i condomini del complesso, appellandosi al diritto all'autodeterminazione dei popoli, dichiararono ufficialmente la secessione dalla Repubblica Socialista di Zogno, formando de facto (ma non de iure) un'entità politica autonoma all'interno del glorioso territorio zognese. Il condominio prende da allora in nome di Repubblica Indipendente di Tabacci, ha una moneta propria e dei severissimi controlli doganali in entrata e in uscita.

Zogno [DT]-Dec. 28, 671460578215
L'ex Stadio Meazza in San Siro, ora chiamato "Gianroberto Casaleggio in San Eustacchio" in onore del grande Gianroberto Casaleggio ex fondatore del Movimento 5 Stelle di Beppe "peppepepepe" Grillo, è uno stadio di calcio dalla forma buffa e un po' anormale.

Zogno [DT]-Dec. 17, 671460578113
Non solo in centro ma anche in periferia si continua a costruire. Il centro città propriamente detto finirà per inglobare anche le zone più remote e, per così dire, "meno connesse" di quelle viste in precedenza. ♫ Appalti / Subappalti / Con le tue lune storte / I cadaveri degli astronauti ♪

4. Aspetti ambientali della città

Come accennato in precedenza, la costruzione e il mantenimento dello status quo (i.e. cambiare la forma ma non la sostanza (i.e. costruire nuovi edifici per guadagnare sempre più)) richiede una grossa mole di organizzazione e richiede, ovviamente, la presenza capillare dello stato in tutte componenti della vita di ogni cittadino; il quale, secondo l'insegnamento del nostro patrigno Hegel, non deve più essere una goccia all'interno del mare, ma deve essere il mare stesso insieme a tutti gli altri. Epitome in compendio del pensiero di Hegel per le persone distratte: Recentemente, le emissioni di CO2 nell'aria sono state praticamente ridotte al minimo sindacale per la scomparsa dell'ultimo conglomerato industriale della città: un grosso quartiere che stava nell'angolo nord-est della città e che con le sui industrie pesanti e manufatturiere impestava l'aria circostante (sulla salubrità dell'aria, cfr. Oh beato terreno del vago Eupili mio, ecco al fin nel tuo seno m’accogli)

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Sull'asse delle ascisse vi è ovviamente il tempo, sulle ordinate la quantità di PM10 in µg/m³. Come vedete, siamo ancora lontani dalla fatidica soglia dei 40 µg/m³ (attestandoci pressapoco ai 70µg/m³) normata dalle leggi europee in materia e dal valore ancora più stringente dell'OMS (l'Organizzazione Mondiale della Sanità) di 20 µg/m³, ma contiamo comunque di ridurre ulteriormente le emissioni entro cinque anni promuovendo ancor di più il trasporto pubblico, sia in superficie (autobus) sia sottoterra (metro): ad oggi, il fattore maggiormente inquinante della città sono i gas di scarico delle automobili, non più i fumi di produzione delle industrie pesanti o delle centrali a carbone. Come si può notare, 50 anni fa le polveri sottili arrivavano a toccare soglie strabilianti di 230-240 µg/m³ (bisogna tenere conto che nei momenti più preoccupanti della sua "storia ambientale" Parigi ha sfiorato le 110µg/m³: all'epoca, almeno in qualcosa, eravamo migliori di Parigi): esse erano date, come già accennato, dai numerosissimi ed assai inquinanti quartieri industriali che nell'ultima metà di secolo sono stati completamente rimossi o sostituiti da industrie di alta tecnologia. Negli ultimi quattro anni il valore di PM10 si è stabilizzato: nuovi ammodernamenti delle infrastrutture stradali e ferrotranviarie verranno imposti a breve.

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Come si può osservare, l'inquinamento coinvolge principalmente le maggiori arterie stradali della città, con le uniche eccezioni nell'angolo sud-est in cui sono presenti delle centrali elettriche inquinanti.

Strettamente legato all'inquinamento atmosferico è l'inquinamento idrico: anche qui, si veda la grafica immediatamente sottostante. Una nutrita presenza di industrie pesanti porta sempre ad un maggiore tasso di inquinamento delle falde acquifere, nelle sostanze: CO2, NO3-, PO34-, SO2, CH4, NH3, H2S, PH3, nonché gli ioni Cr6+, Hg2+, Cd2+, Cu2+, CN- di metalli pesanti che, come risaputo, rallentando l'attività catalitica degli enzimi portano, più o meno lentamente, alla morte. La situazione, grazie al cielo, è ora molto più tranquillizzante.

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5. Note sul traffico

Come detto, il traffico è una delle fonti principali dell'inquinamento non solamente ambientale ed atmosferico, ma anche acustico: una scorretta gestione del problema può essere fatale per ogni sindaco/presidente di ogni città/stato. Attualmente è in corso una riorganizzazione delle strade pubbliche che porterà, nelle nostre intenzioni, ad una diminuzione del volume di macchine per decametro cubo in quasi tutte i quartieri, eccezion fatta per alcuni particolari quartieri commerciali in cui, al contrario, è desiderabile un grosso afflusso di macchine.

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L'attuale mappa del traffico in Zogno DT.
Le metropolitane, invece, non sono particolarmente sviluppate nella nostra Capitale: diventeranno presto, tuttavia, nuova fonte di mobilità per pendolari da e verso il centro, così come da e verso altre città confinanti.

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6. Economia e società

L'economia della capitale della gloriosa Repubblica Socialista di Zogno (RSdZ) si uniforma ad un rigoroso capitalismo di stato come nel nostro modello di riferimento, l'Unione Sovietica. Con la grossa differenza che il proletariato, persa la spinta propulsiva verso la rivoluzione permanente (ora in mano all'onnipotente PCUS zognese, il Partito Comunista di Zogno) ha ceduto il passo alla classe media, che sta prosperando non poco tra una bolla speculativa e l'altra.

Lunga vita alla zogno socialista!!!!!!!!

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