Progressive!
2011-02-01
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Su questo argomento si potrebbe scrivere per 10 libri, spero di arrivare almeno a metà del primo!

Progressive

Il prog è un genere rock tipicamente dei primi anni settanta; esso si propone di unire la musica classica, il jazz,  la musica sperimentale e quella orientale in un unico genere. Il prodotto finale, quindi, non sarà una semplice canzone, bensì un'opera d'arte con una propria e personale finalità estetica.

Non è facile tracciare i confini di uno stile così vasto e infatti molte volte le catalogazioni si infrangono miseramente nel luogo in cui si sono formate. Ciò perchè praticamente tutti i gruppi dal 1969 al 1975 hanno caratteristiche (anche lontane) in comune col Prog; un chiaro esempio sono i Deep Purple: è vero, hanno fatto canzoni di 12 minuti, hanno un tastierista fisso, sono dotati di una grande abilità strumentale; tuttavia è difficile dire se sono catalogabili in questo genere o meno.

Dicevamo, dunque, delle caratteristiche di questo strano tipo di musica.  Eccole, in ordine puramente casuale:

Ovvero, l'uso di strumenti, sonorità, grafiche e quant'altro derivanti da altre culture o insolite nel panorama rock. Nel primo caso basti ricordare il Sitar che George Harrison usava quando era nei Beatles, la muraglia di tastiere di Keith Emerson con gli ELP o anche il flauto traverso di Ian Anderson e altri. Tra i secondi, annoveriamo le "intrusioni" Jazzistiche, di Fripp & Co. (King Crimson) e dei Soft Machine, Folkloristiche dei Jethro Tull e, chiaramente, Classiche dei già citati ELP, degli Yes, dei Genesis ed altri. E' sicuramente la caratteristica più importante, questa, che spiega come rock e altri generi si fondano "senza farsi male". Importantissima sezione del prog.

Detto in maniera ufficiale, i suddetti tempi differiscono da quelli di una normale canzone per la loro irregolarità: al posto di un 4/4, si possono avere 9/8, 5/4 ed altri. Detto più semplicemente, una canzone potrebbe avere un tempo strano, che non sembra seguire alcuna regola, e con accenti posti sulle note più disparate. Esempio classico è la parte iniziale di Tarkus degli ELP, un 5/4 scandito in modo irregolare. Altre canzoni con questi ritmi aconsueti sono l'introduzione pianistica di Firth of Fifth (che viaggia sui 13/16) dei Genesis, Money (7/4) dei Pink Floyd e Starless (15/8) dei King Crimson.

Nel Prog la durata di una canzone varia dai 48 secondi degli Yes ai 50 minuti dei Jethro Tull.  C'è quindi una predilizione per i brani lunghi (suites) che, talvolta, vengono divisi in vari movimenti per facilitarne l'ascolto (?). Tra queste annoveriamo Karn Evil 9 e Tarkus degli ELP, Close to the Edge degli Yes, Supper's ready dei Genesis, Atom Heart Mother dei Pink Floyd e Thick as a Brick dei Jethro Tull. La durata media di queste suites era circa di 21 minuti, ovvero il tempo registrabile su un lato del disco in vinile. Anche qui, ci si potrebbe dilungare a lungo su questo argomento. Molti gruppi infatti avevano un tastierista fisso, che suonava da 1 tastiera fino a 10 tastiere in un concerto! Da qui, il detto "Suonare come negli anni '70, con un suono per tastiera;  suonare con 70 tastiere, come negli anni '70." (Citazione necessaria)(No, andate su Supportimusicali.it e troverete la risposta XD)

I sinth più utilizzati erano il Minimoog, il Moog Modulare, il VCS 3. Altri strumenti dotati di tasti bianchi e neri furono il Mellotron, ovvero un riproduttore di suoni reali, e il pianoforte, non credo serva una descrizione. Tra i maggiori virtuosi di questo strumento il maiabbastanzacontemplato Keith Emerson degli ELP e l'altrettanto Rick Wakeman degli Yes, insieme ad Peter Banks dei Genesis e Premoli della PFM. Rispettivamente, si possono ascoltare Karn Evil 9 3rd impression, Starship Trooper, Dancing with the Moonlit Knight e Impressioni di settembre.

Infine, ultimo ma non ultimo...

Anche l'occhio vuole la sua parte e il Prog esalta anche questo organo sensoriale (che, se state leggendo queste parole, dovreste avere). Parlando di concerti, i maggiori sono i Pink Floyd, rimasti celebri per i loro Light Show e per gli effetti scenici degli ELP (in particolare quando Emerson inizia a volare col suo pianoforte a coda). Se parliamo invece di copertine, sempre riferendoci agli ELP, le illustrazioni di Brain Salad Surgery disegnate da Giger (che disegnerà anche i mostri di Alien!), le immagini psichedeliche della HIPGNOSIS, gruppo grafico con il compito di curare gli album Floydiani e infine le copertine degli Yes fatte da Roger Dean.

Bene, per oggi tutto è concluso! Alla prossima! (spero.)