Progressive! Storia p.4
2011-03-08
(home)

1972:  l'epopea Prog continua!

Per gli Yes si arriva al cosiddetto punto di "non-ritorno", una specie di orizzonte degli eventi. Ciò perchè Anderson & Co. dopo questo album inizieranno a fare una musica verbosissima, cioè ricchissima e complicatissima, che stanca l'orecchio anche dopo pochi minuti d'ascolto (si veda a tal proposito il live "Yessongs": è allucinante!). Comunque, ora occupiamoci del disco in questione. Sicuramente la sua struttura prettamente sinfonica-progressiva si può evincere dalla durata e dal numero di tracce: al contrario però di altri album, queste canzoni sono molto buone, in particolare la title track Close to the Edge contiene il giusto equilibrio tra tecnica e emotività. Sicuramente il miglior album del gruppo. Per altre informazioni, potete cercare su questo stesso sito, c'è la recensione!

Il prossimo gruppo deve essere introdotto in modo diverso dagli altri, questo perchè appartiene alla Scena di Canterbury. E' un gruppo molto Jazz-Oriented, molto Avant-Garde rispetto ad altri gruppi. Stiamo parlando dei Gentle Giant; pur essendo un grande gruppo, non ha avuto la popolarità che avrebbe meritato. Peccato...

L'album di cui sto parlando è Octopus, forse il migliore della loro carriera. Effettivamente, tutto il lavoro precedente e antecedente questo LP può essere sintetizzato nella canzone Knots: Avanguardia, musica vocale, musica medioevale, jazz, classica e rock si uniscono e danno origine a questo brano grandioso.  Assolutamente da sentire!

Sempre rimanendo nella parte prog più oscura, nel 1972 i Popol Vuh pubblicano Hosianna Mantra, che viene considerato come una delle pietre miliari del Krautrock tutto. Indi, voi vi chiederete: "Coza ezzere KrautRock?". Beh, essenzialmente, tutta la musica tedesca nel decennio '67-'77 veniva etichettata così; solitamente era molto sperimentale ed elettronica, ma in questo caso è esattamente l'opposto: tutti gli strumenti utilizzati sono acustici. Percussioni, pianoforte, chitarre ed altri: tutto questo al fine di ricreare qualche misterioso paesaggio psichedelico-religioso. Davvero da apprezzare anche se, come molti altri dischi del genere, ad un primo ascolto può sembrare noioso.

Torniamo ora a un disco molto più commerciabile e (relativamente) di più facile ascolto:  dopo l'esperienza di Aqualung, i Jethro Tull pubblicano la loro opera omnia che viene chiamata Thick as a Brick.  50 (WTF!) minuti di canzone divisa equamente sui due lati del vinile, ecco tutto. Se devo dare un parere personale,secondo me la voce nella versione Studio è un po' troppo pulita, vi consiglio di più la versione live al MSG del 1978 (la trovate nell'edizione rimasterizzata in CD).

Dopo questa retrospettiva sui vari gruppi anglofoni e tedeschi, passiamo ora al rock nostrano, quello denominato Spaghetti's Prog (in riferimento all'omonimo genere cinematografico, lo Spaghetti Western). Esso è sicuramente più melodico rispetto ai contemporanei europei, ma non per questo meno complesso. Tanto per iniziare, citiamo il gruppo che per primo ha portato in Italia il cosiddetto "suono Moog", ovvero la PFM!

La PFM (Premiata Forneria Marconi) è sicuramente il primo - o comunque uno tra i primi-  gruppi Prog Italiani. Essi hanno fuso Pop, Rock, Folk ed elettronica in un magistrale risultato; canzoni come Celebration e Impressioni di Settembre sono rimaste impresse nella memoria di chi, un tempo, c'era (capita la citazione?). Nel 1972 pubblicano ben 2 album: Storia di un Minuto e Per un Amico. Dire che sono dei capisaldi Progressivi è poco, è riduttivo. Nonostante siano album piuttosto diversi tra di loro, hanno in comune una caratteristica: rendere musica complessa al cospetto popolare, e non è poco.

Altro gruppo è il Banco del Mutuo Soccorso, per gli amici Banco, che come la PFM pubblica anch'esso 2 album in un anno:  l'omonimo e Darwin!. Il primo è ricordato in particolare per la sua copertina, un salvadanaio (cosa potrebbe voler dire?); Il secondo invece è un album che stimo moltissimo per la sua complessità e per la sua abilità di creare atmosfere primordiali ed antiche; ciò grazie al magnifico cantato di Di Giacomo e alle 2 (!) tastiere dei fratelli Nocenzi. IMHO il secondo più bel disco di Progressive Italiano di sempre.

Last but not least, abbiamo il gruppo formato da Tagliapietra, Pagliuca e Dei Rossi, ovvero Le Orme, che nel '72 pubblicano Uomo di Pezza.  Sicuramente contiene alcune tra le loro canzoni più famose (Gioco di Bimba, per esempio), dove si nota pesantemente l'influenza di gruppi quali EL&P, Genesis e Quatermass.