People who do noise.
2012-10-16
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Credo che molti qui, soprattutto radioamatori, sappiano che le frequenze su cui viene trasmessa la radio fm, normalmente utilizzata per trasmissioni di carattere commerciale, si aggirano dai (volendo anche esagerare) 300 kHz fino ai 3000 kHz; su questo credo non ci siano dubbi. Ma proviamo ad uscire dal seminato, anche solo un momento: se vogliamo andare a vedere al di sotto e al di sopra di queste frequenze, troviamo le onde LF (30 kHz - 300 kHZ) ed HF (3 mHz - 30 mHz). Volendo ancora espanderci "oltre i confini", troviamo le VLF (3 kHz - 30 kHz) e le VHF (30 mHz - 300 mHz). E così via. Teoricamente, si potrebbe andare avanti così fino all'infinito, i numeri possono essere estremamente grandi o estremamente piccoli, ma limitiamoci ad una concezione molto più pratica: le ELF possono toccare i 3 Hz, mentre le THF arrivano fino a 3 tHz. Imponiamoci questi limiti.

Sappiamo che 1 tHz è uguale a 1000000000000 Hz. Arriviamo quindi fino ad onde con 3 per dieci alla dodicesima oscillazioni al secondo (mica male!); dicevamo in partenza che le frequenze per la radio "normale", quella semplice da usare, quella che si può ascoltare anche in macchina, si, quella che avete anche nel cellulare come sveglia, partono da 300 fino a 3000 kHz, ovvero da 300000 Hz fino a 3000000 Hz, che significano 2700000 hz di banda. Se noi calcoliamo, in percentuale, quanto equivale 2700000 rispetto a 3000000000000 - 3, otterremo... circa 0,0009 %. Che è una percentuale piuttosto esigua.

(questo discorso introduttivo serviva a far capire quanto le cose siano immense, oltre la nostra vita quotidiana. Avrei potuto fare lo stesso esempio con internet, Google, i siti indicizzati, quelli non indicizzati, il deep web, il dark web eccetera, tuttavia questo particolare punto di partenza mi è sembrato particolarmente intrigante e correlato all'argomento vero e proprio, ovvero: l'underground noise.)

Immaginiamo che la musica sia appunto tutte quelle milioni e milioni di frequenze: il pop, nel senso stretto del termine "popolare", è appunto quello 0,0009 % del totale, un nientesimo, praticamente. E per quanto grande sia quel 99,9991 %, è, e sempre rimarrà, un "genere di nicchia".

Ormai risulta difficile anche solo capire cosa sia "musica": generi come noise, drone, ambient, possiamo realmente definirli musica? La definizione secondo la quale "La musica è l'arte e la scienza dell'organizzazione dei suoni nel corso del tempo e nello spazio" sta prendendo un'accezione particolarmente articolata ed intricata da quando Russolo esegui nel 1916 i suoi concerti per Intonarumore; possiamo dire che anche il rumore, nella sua estremamente complessa accezione metaforica e, per quanto ci possa importare del lato più soggettivo del termine, emozionale, rientra nella categoria "musica"?

Non credo ci sia una risposta univoca, ma credo che dovrebbe esserci. D'altronde, è risaputo che la definizione di un'arte, o dell'arte stessa, è più un concetto personale che obbiettivo, per cui, ognuno dovrebbe elaborare  la propria opinione in merito.

Secondo me, essendo il rumore un "suono", esso può rientrare nella macro-categoria "musica", tuttavia credo sia doverosa una precisazione: c'è rumore e rumore. Credo che la differenza essenziale tra "musica" e "rumore" sia nella volontà di chi lo esegue, lo registra, lo crea, di renderlo qualcosa di più, qualcosa di elevato, qualcosa che può avvicinarsi di più alla propria definizione di arte.

E' chiaro che non tutti sono e saranno mai d'accordo con me, e non pretendo assolutamente di spacciare questa mia brevissima e incompleta definizione di "musica" per verità universale, tuttavia, mi sembrava doveroso esprimere il mio punto di vista riguardo alla questione noise.

People Who Do Noise, documentario del 2008 diretto da Adam Cornelius, parla (ma non solo) della scena "hard noise" (se così possiamo definirla) della Portland più underground. Praticamente, un paradiso in terra per gli amanti del genere. Incontriamo personaggi strani, stranissimi, fuori dal mondo per così dire, e musica "di confine", che se dovessimo inquadrarla tra quelle frequenze descritte in precedenza, si aggirerebbe tra 3-4 Hz o tra 2999999999995-2999999999997 Hz. Cose assurde, ma in senso buono. Non per palati fini, assolutamente, "sconsigliate ai deboli di cuore", come diceva il buon Gino Dal Soler nel suo libro Trance.

Dovete assolutamente vedere questo documentario. Probabilmente in certi punti vi metterete a ridere, alcune scene sono girate con protagonisti (nonché musicisti) veramente bizzarri, ma ne vale la pena, davvero. Sia che consideriate il rumore facente parte della categoria "musica" o no, questo vi aiuterà molto a confermare la vostra tesi: il noise o lo si ama o lo si odia, non ci sono vie di mezzo.

(e per la cronaca, l'autore lo ama, e alla follia!)