Nuovo decennio: morte del supporto CD? - Breve introspezione sul futuro del Compact Disc
2011-04-17
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In questi giorni, dopo essermi re-iscritto al forum di Progarchives, ho notato una discussione piuttosto recente che parla proprio di questo; riporto il messaggio tradotto in italiano:

“Ho visto molti articoli online che parlano dell’inizio della nuova decade. Molti di essi predicono che nel prossimo decennio ci sarà la fine del CD, più presto di quanto si creda. I motivi sono presto detti: risparmio da parte delle band vendendo online, bypassando la casa discografica; cultura digitale: tutto si sta digitalizzando. Quindi, la mia domanda è: il CD ha realmente finito la sua vita? Siamo ora in un mondo di musica MP3?
Devo comprare un nuovo lettore CD e noto che non ci sono molte possibilità di scelta. Marantz e Yamaha ne producono ancora di decenti, ma non ce ne sono più molti qui fuori. Dobbiamo iniziare a vederli come prodotti di nicchia?”

Avrà ragione? Avrà torto? Avrà fantastia? Avrà ucciso qualcuno? Vediamo un po’…

Indubbiamente la tecnologia fa passi da gigante più o meno ogni 18 mesi (Legge di Moore) ed è normale che  ci sia attenzione su alcuni aspetti della digitalizzazione. Parlando da un punto di vista musical-economico, è proprio vero ciò che si dice nel messaggio: i costi di produzione si riducono, dalla casa discografica, allo studio ecc… Quindi, agli artisti conviene. Ma ai fruitori, ovvero tutti noi, invece?

Beh, può essere che economicamente ci guadagniamo anche noi ma, sul piano più astratto del ricordo, del dire “Io ho il disco e tu no!!”, sicuramente si perde qualcosina. Per esempio, immaginatevi “Dark Side of the Moon” scaricato da internet: ok, la musica è sempre quella, ma non c’è la soddisfazione di guardare la copertina, di leggere il booklet, di venerare l’inviluppo e molte altre cose piuttosto feticiste (!). Diciamo che il disco si spersonalizza un pochino.

L’MP3 può essere utile per gli ascoltatori occasionali, per quelli che ascoltano musica a sbafo, senza tante pretese. Ma per quelli più attenti, più scrupolosi il CD rimarrà sicuramente presente, anche in questa decade che verrà. Figuriamoci che c’è chi, ancora oggi, compra i vinili (tra questi ci sono anche io!); figuriamoci, allora, se i CD scomparissero in soli 10 anni!