Miley Cyrus, Scrubs e altre cose sul tempo
2017-05-19
(home)

Sono passati otto anni da quando Ted e la sua band cantarono Hey Ya degli Outkast in uno degli ultimi episodi dell'ultima, vera stagione di Scrubs; di preciso era l'episodio 8x15, ambientato alle Bahamas, dove Kelso, ormai in pensione (e da poco reduce da una delle più belle scene di tutto Scrubs), trinca bahama-mama su bahama-mama, l'Inserviente si sposa, Turk e Carla fanno sesso sottomarino e JD si dichiara ad Elliot dicendo che la ama persino più di Turk. Era il 2009, e da lì a poco Scrubs sarebbe finito, in quell'altro episodio strappalacrime (in effetti sono pochi gli episodi non-strappalacrime di Scrubs) intitolato My Finale che non ho voglia di raccontare sennò mi metto a piangere. Nel 2009 io andavo alle medie, a luglio o giù di lì avrei affittato un posticino su Altervista e avrei aperto il blog che state leggendo ora; non avevo ancora la memoria storica, credo si chiami così, quella che inizi a sviluppare verso i 13 anni quando ti rendi conto che fai parte di qualcosa di più grande della tua cameretta/paesino/quartiere ecc, per cui la maggior parte dei post da cui poteva sembrare che io avessi già sviluppato la suddetta mem.sto. in realtà erano tipo fedeli rigurgitazioni di opinioni che trovavo condivisibili: indimenticabili le mie campagne d'odio contro i bimbiminkia, contro i truzzi, il mio amore incondizionato per Pino Scotto e per Michael Jackson (???), imperdibili le mie descrizioni particolareggiate (tali, almeno, mi sembravano all'epoca) di Bohemian Rhapsody, fino ad arrivare all'imprescindibile stroncatura di Atmospheres di Brian Eno su Debaser, alle immancabili, infinite lodi al Krautrock tedesco (culminate nella scoperta di questo duo elettronico, Seesselberg, che comunque se vi capita dateci un ascolto perché meritano) e insomma alla mia inevitabile fase voglio-fare-lo-Scaruffi. Tutta questa parte della mia vita che sta sul blog è fondamentalmente fuffa, nel senso che non è esattamente la mia vita, è stato più che altro un ennesimo tentativo dell'ennesimo undic/dodic/tredic/quattordic-enne su internet di sembrare intelligente (a tratti mi riusciva bene!), ma alla fine non so, Irrlicht di Klaus Schulze d'accordo lo ascoltavo spesso la sera prima di addormentarmi ma non mi sembrava un disco da 9.5/10, i Beatles non mi facevano così schifo come invece volevo far credere, e così via. Forse è stato tipo alle superiori che ho iniziato a cercare di uscire un po' da questi schemi che mi ero imposto da solo, e ho iniziato a dire certe cose imbarazzanti in cui però credevo davvero; è stato quando ho iniziato a scrivere di cosa provavo, voglio dire emotivamente, adolescenzialmente, quando mi proponevo di essere più sincero più che con gli altri con me stesso, di andare più a fondo nelle cose che mi riguardavano da vicino, senza d'accordo dimenticarmi della musica e delle ore e ore passate a cercare di farmi piacere Ligeti o Hosianna Mantra (spoiler: H.M. non mi è mai piaciuto, ora ditemi pure qualcosa di brutto che me lo merito).

Poco prima che tutto questo esplodesse davvero e cambiasse un po' tutto nella mia vita (aka prima che mi innamorassi davvero tanto), nel giugno 2013 uscì Wrecking Ball che prese alla sprovvista diverse persone, all'epoca: non ricordo quante ore ho passato coi vecchi compagni di classe (in particolare con Palazzi, che saluto) a discutere delle implicazioni estetiche, morali e perchéno anche musicali di quel pezzo e del suo videoclip, del ruolo di Miley Cyrus nel mondo discografico contemporaneo e della sua evoluzione dai tempi della candida Hannah Montana (che, nel 2009 o giù di lì, prendevo in giro qui sul blog chiamandola Anna Montagna o Anna Lasagna - e vi giuro ridevo come un cretino ogni volta). Semplicemente non capivamo cosa stesse succedendo, credo che a noi ragazzi piacesse a livello "fisico" ma a livello "mentale" eravamo confusi, non so se mi spiego: quella trasformazione inaspettata era divertente e anche eccitante per alcuni, ma non si capiva da cosa fosse scaturita; poi ovviamente è bastato poco perché si dicesse "Mah, che troia" e finita lì, ma... era davvero finita lì? Era il 2013, e con Wrecking Ball usciva anche un altro singolo, We Can't Stop, sicuramente meno memorabile di W.B. ma che, se pure fosse stato necessario, avrebbe ulteriormente confermato la svolta esplicita di Miley. Era il 2013: 4 anni fa.

Io sono ossessionato dal tempo, questo chi mi conosce lo sa e chi legge di tanto in tanto questo blog se n'è già accorto da mo. XKCD (ad es.) ritorna spesso su queste tematiche. Poi è vero che quando non ci pensi il tempo passa più velocemente, alle elementari mi ricordo che avevo iniziato un quadernone nuovo con i quadrettoni enormi e il titolo che c'era nella prima pagina era un grosso, monolitico, disgrafico "CONTEMPORANEAMENTE", e sotto la spiegazione della bergsoniana differenza tra tempo soggettivo e oggettivo. E in effetti non ho mai pensato con "coscienza storica", per così dire, a Miley Cyrus. Non sono stato un suo fan, non l'ho mai seguita giorno dopo giorno, scorrendo fino alla 20esima pagina dei risultati di google pur di aver una piccola, minuscola o insignificante notizia in più sul suo conto, no, non sono mai stato quel tipo di persona, anche se (devo ammetterlo) ho avuto un leggerissimo aumento dell'interesse nei suoi confronti quando si è fatta una foto con un dildo enorme e realistico a forma di... mano?, ma questa è un'altra storia. Oggi M.C. se n'è uscita con un nuovo singolo che è brutto, onestamente, alla stregua di quelle banalità alla Ed Sheeran o alla Taylor Swift. Sembra tutto così telecomandato in Malibu, così orchestrato ad arte, così perfettamente vendibile. Non ha niente di interessante, è una canzone piatta, perfetta da lasciare in sottofondo a una festa; ha una capacità di non farsi notare che nemmeno Music for Airports. Vorrei sottolinearlo: questa canzone è perfetta per essere venduta perché non ha veramente nulla di fuori posto, è una normale canzone pop dal sapore romantico, e quindi? Beninteso che nessuno pretende molto di più da Miley Cyrus, ma con W.B. e W.C.S., beh, era riuscita a stupire un po' tutti; questo ritorno alle origini, che può essere motivato da tutte le buone ragioni del mondo, non apporta nulla di nuovo al panorama pop, se non la noia (ma non è che anche questa fosse una novità).

Se oggi fosse il 2009, come sembra dal tono tutto sommato dimesso e un po' nostalgico della canzone (nostalgico della vecchia Miley, si intende), starei seguendo con priapismo le ultime modifiche alla pagina di Nonciclopedia di Hanna Montana e starei scrivendo su Facebook o sul mio blog qualche post al vetriolo contro "la musica commerciale"; è il 2017, Nonciclopedia non c'è più (cioè c'è ma chi se la caga oggigiorno?) ma in fondo non sono molto cambiato. Weeee