MESTRUO, SPERMA, LATTE DI DONNA: TUTTI A CENA CON MARCELLO FOA
2018-10-17
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Lo so, sono in ritardo di qualche settimana, è vero e mi assumo tutte le responsabilità. Vi assicuro però che è dal 30 di luglio, giorno in cui lessi per la prima volta questo tweet di Marcello Foa, che vorrei scriverne qualcosa, a imperitura memoria per i posteri.

Cene sataniche, leggete qui: MESTRUO, SPERMA, LATTE DI DONNA: TUTTI A CENA CON JOHN PODESTA
Cene sataniche, leggete qui: MESTRUO, SPERMA, LATTE DI DONNA: TUTTI A CENA CON JOHN PODESTA

Marcello Foa, l’autore di questo tweet, è stato eletto presidente della RAI meno di un mese fa, grazie agli sforzi congiunti di Lega e Movimento 5 Stelle.

Per fare chiarezza: John Podesta è stato il presidente della campagna elettorale di Hillary Clinton, candidata alla presidenza USA nel 2016, nonché capo di gabinetto della Casa Bianca tra il 1998 e il 2001. Nel marzo 2016, il suo account GMail venne violato; migliaia di messaggi dai contenuti sensibili vennero rubati da un gruppo di hacker vicini ai servizi segreti russi; i quali servizi segreti, come venne appurato in seguito dalla CIA, girarono poi questi messaggi al sito Wikileaks. Wikileaks, che durante la campagna elettorale del 2016 non ha mai nascosto simpatie per Trump, rilasciò questi messaggi il 7 ottobre 2016, una data tutt’altro che casuale: la pubblicazione delle mail, ricevute direttamente dall’intelligence russa, seguiva infatti di un paio d’ore la pubblicazione da parte del Washington Post dell’ormai celebre video in cui Trump pronuncia la frase “Grab them by the pussy”. Un meccanismo ad orologeria che meriterebbe ulteriori approfondimenti; ma non è questo l’argomento del post.

Marcello Foa crede che John Podesta abbia partecipato ad una cena satanica a base di mestruo, sperma e latte di donna. Fin qua niente di strano, direte voi: siamo di fronte all’ennesimo delirio di un ennesimo nazionalista (*) esaltato. John Podesta non ha mai partecipato alla cena in cui, stando alle fantasiose ricostruzioni di Foa, Blondet e di qualche altro disagiato dall’altra parte dell’Atlantico, si sarebbero libate sostanze secrete dall’organismo umano in compagnia di Marina Abramovic (?!?). La cosa assurda è che a portare avanti queste teorie del complotto basate su Satanismo, pedofilia e messe nere (una categoria di complotti vecchissima che è stata affrontata ampiamente da Wu Ming 1 sul settimanale Internazionale) sia nientepopòdimeno che il nuovo presidente della Rai, espressione di quel governo del cambiamento che faremmo ormai bene a chiamare governo del cambiamento in peggio.

Rappresentazione semplificata del cervello di Marcello Foa
Rappresentazione semplificata del cervello di Marcello Foa

Ormai non so nemmeno se vale la pena rifare il solito discorso sul Movimento 5 Stelle. Promettevano politici onesti, ma si sono dimenticati di trovarli anche capaci. Promettevano una politica basata sulla competenza, poi è arrivato Toninelli e gli inviti a non criticare i suoi decreti perché scritti col cuore. Promettevano di ridurre il debito pubblico, poi hanno aumentato il debito pubblico. Promettevano di rendere il paese appetibile per i giovani, poi hanno votato la magica “quota 100”, che tra 20 anni (se va bene) dovrà essere cambiata in favore di una riforma ancora più dura della Fornero, per la gioia dei Salvini e dei Di Maio che potranno continuare a mangiarci su per tutte le campagne elettorali del prossimo ventennio. E infine, promettevano una classe dirigente migliore, poi si sono trovati a votare come presidente della RAI uno che crede nelle messe sataniche mestruali.

Ma che problemi ha il Movimento 5 Stelle? Possibile che pur di non scontentare il loro parter di governo continuino a infilare un tradimento dei propri ideali dopo l’altro? Chissà. E chissà se il M5S avrebbe detto qualcosa se, ad esempio, Marcello Foa fosse stato proposto da un governo PD o Lega Nord; chissà se un discorso vergognoso come quello di Toninelli sul decreto Genova:

Il decreto Genova sarà migliorato ma vi invito a non contestare perché è scritto non solo con il cuore […] ma anche è scritto con una tecnica giuridica, io penso, molto molto elevata

lo avesse detto Renzi, chissà che urla avremmo sentito (giustamente!) dagli stellini se Renzi avesse suggerito di non contestare un proprio decreto; chissà cosa avrebbero detto gli attivisti del M5S del caso delle mense di Lodi, di fatto rese inaccessibili ai figli di immigrati, o del caso del sindaco di Riace; chissà cosa avrebbe detto il “vero” M5S del condono di questo governo (ah, no, “pace fiscale” si chiama oggi, e allora va tutto bene); eccetera, eccetera, eccetera. Pur di rimanere al governo, gli stellini hanno deciso di perdere la loro identità: sono diventati liquidi, nel senso che prendono la forma del recipiente che li contiene; e siccome il recipiente è a tinte nere e verdi, anche il liquido sembra piuttosto scuro.

Possibile che lo stesso partito che cinque anni fa proponeva Rodotà al Quirinale ora dia via libera a uno come Foa alla presidenza RAI? Ma quanta tristezza mettono, questi quattro sbandati.


(*) Perché da un annetto a questa parte si parla di sovranisti e non di nazionalisti, come invece sarebbe più corretto? La risposta è scontata: nazionalista è un termine che porta con sè spettri, nonché un’ideologia ben chiara, forte, netta, forse difficilmente digeribile da parte del grande pubblico; sovranista suona invece come qualcuno che crede negli ideali della patria, della sovranità, dell’ordine. La parola “sovranismo” è l’ennesimo neologismo della strana (ma poi neanche tanto) neo-lingua della destra-italiana, in cui si dice “sovranità” ma si intende xenofobia, in cui si parla di invasioni, sostituzioni etniche, razzismo al contrario, Teorie Del Genders, vaccini autistici, e, almeno dal 30 luglio 2018, anche di messe sataniche a base di mestruo, in una grande operazione mitopoieutica di una realtà alternativa che, forse, farebbe invidia anche a Orwell.