Lettura - Le Luci della Centrale Elettrica
2012-05-13
(home)

Tra le articolazioni delle nostre braccia, una lotta senza fine alla tristezza comprando dei soprammobili colorati.Scrivi che ti ritrovi ancora tu tra gli scatoloni. "Tanto prima o poi moriremo" ci dicevamo ridendo. Sventolano dei fazzoletti bianchi dalle finestre, quando passiamo per salutarci o perchè si arrendono. Avvolgiamo nel cellophan il nostro amore e lo carichiamo in macchina. Spediscono dei reporter di guerra nel tuo cuore. Spariscono dei reporter di guerra, delle ronde di merda.

Qualcuno ha scritto sul muro che era un sognatore, eppure spesso gli insetti non lo lasciavano dormire.Gli stranieri diventeranno degli estranei e poi degli alieni. Con un colluttorio cancelliamo le parole che ci siamo detti in certi pomeriggi corti e freddi oppure interminabili e bellissimi. E al telefono non sapevo proprio più cosa dirti. Allora abbiamo parlato di domani luminosi e di ragazze madri, degli eterni ritorni, di fiamme tricolori e di trasformisti e di queste quattro stradeda cui non siamo mai riusciti a separarci, come Bianciardi.E comunque non ci hanno neanche mai promesso niente. Ho scritto in cielo alcune frasi perchè tu le vedessi ma c'era un vento feroce e troppi elicotteri. Sei un po' triste perchè non abbiamo fatto in tempo a scopare e le nostre parole erano solo anidride carbonica, erano solo di anidride carbonica. Questo cielo fosforescente e i doppi vetri che non bastano per dimenticarsi, i tuoi passi in corridoio tornando dal bagno.

Alle porte chiuse dell'Europa. I consumatori, i consumatori, i consumatori, i consumatori, i consumatori, i consumatori e se piangevi era per un calo di zuccheri. Quando finalmente usciranno le farfalle che abbiamo nello stomaco, per ritrovare delle parole, via via prima che si ricordino di noi! Ho incrociato P.J. Harvey in aereoporto, a Madrid, era molto magra, le nostre discussioni sull'origine dell'universo e sulla resina che non va più via dal parabrezza, la macchina parcheggiata per una settimana sotto un albero che sta fiorendo, delle agenzie spaziali che non hanno più fondi, i danni collaterali che non saranno mai i primi a essere presi in considerazione.

Ci fischiavano ancora le orecchie perchè i gruppi che hanno suonato avevano i volumi troppo alti o perchè qualcuno ci stava pensando. C'erano dei bagliori, in fondo alla strada, ma non riuscivamo a capire se era un temporale o una discoteca, c'erano dei bagliori in fondo alla strada ma non riuscivamo a capire se era un temporale o una discoteca, c'erano dei bagliori, in fondo alla strada, ma non riuscivamo a capire se era un temporale o una discoteca.