Elettronica analogica vintage 4.0 – VCS 3
2010-10-04
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VCS 3

Il VCS3, anche chiamato Putney, è un sintetizzatore monofonico dei primissimi anni ’70. Venne inizialmente prodotto dalla EMS (Electronic Music Studios), più precisamente da David Cokerrel e da Tristram Cary; fu, per il tempo, l’unico synth portatile e che non aveva bisogno di cavi, a differenza del Moog Modulare o dell’Arp, in cui si spendeva quasi più in cavi che nell’acquisto dello strumento!

Uno dei difetti principali del VCS consiste nella poca precisione della frequenza dell’oscillatore.

Mi spiego meglio.

Il Putney inizialmente non comprendeva una tastiera su cui suonare la linea melodica, e quindi tutta la melodia doveva essere suonata girando le “manopole” dell’intonazione dell’oscillatore. Come potrete pensare, era un bel casino. Addirittura, Peter Zinovieff, il produttore dello strumento, non consigliava ai suoi acquirenti di acquistarlo per suonare la melodia, ma per generare effetti sonori. Era questa, infatti, la potenzialità dello strumento. Tre oscillatori sfasabili come meglio si credeva e due generatori di rumori bianchi e rosa (e anche altro) inducevano l’acquirente ad acquistare questo meraviglioso synth.

Ci furono alcuni modelli della EMS, sempre denominati con la sigla VCS, molto più rari da trovare sul mercato e con vari “optional”; Tra questi, annoveriamo:

Musicisti

Questo fu uno strumento usato da molti gruppi, in primis Pink Floyd e Yes, ma anche da Brian Eno, Depeche Mode, Tangerine Dream, Who e molti altri.