Della parità dei sessi (reblog)
2012-05-10
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Questo è un breve saggio sulla presunta parità dei sessi.
Leggetelo sotto un’ottica neutrale, oppure passate al post successivo.

“Ma allora rivolete il maschilismo!
Allora rivolete le differenze tra sessi!
Non capisco come funziona:
Le donne, che un tempo avevano meno diritti dell’uomo, hanno cominciato a chiederne sempre di più fino a superarlo?
Magari non sulla carta, ma nella società di certo.

Mi spiego meglio: le dame cinquecentesche passavano la loro vita senza diritti, ma anche senza doveri.
Venivano trattate come splendidi accessori da sfoggiare al proprio fianco, e non dovevano fare altro che sorridere agli ospiti.

Non erano tenute a lavorare, non portavano i soldi a casa, e per questo non avevano diritti sociali.
Non avendo diritti sociali erano inermi di fronte la legge, ma venivano in qualche modo “protette”, “favorite” nella quotidianità: venivano loro aperte le porte, tenuti gli ombrelli, venivano fatte passare per prime, potevano passare sulle pozzanghere accuratamente coperte con la giacca del marito, senza che si bagnassero.
In qualche modo, si dava loro il un “contentino”: la mancanza di diritti della donna era un’occasione per l’uomo per dimostrarsi forte, “aiutando” il “gentil sesso” nel quotidiano.

Negli anni, però, il ruolo della donna è cambiato: ha giustamente reclamato i diritti legali e sociali, e con il sangue e con il sudore di migliaia di eroine si sono sacrificate in nome del loro ideale, fino a raggiungerlo.

La donna ha, attualmente, almeno sulla carta, pari diritti dell’uomo ma, non ancora sazia e forte di un passato di “inferiorità” sociale, continua a chiederne degli altri.
Le cosiddette Quote Rosa ne sono un esempio.
(Per chi non sapesse di cosa parlo, lo rimando direttamente alla pagina wikipedia che ne dà una spiegazione: HTTP://IT.WIKIPEDIA.ORG/WIKI/SESSISMO#LE_QUOTE_ROSA)

La donna non sta eguagliando l’uomo, sta prendendo il suo posto;
Tutto ciò, senza capire che ogni sesso ha il suo ruolo perché ha le sue capacità… E che nessun sesso è inferiore o superiore all’altro.

La donna, un tempo senza diritti, ora ne ha quanto l’uomo.
Non solo, è convinta di non averne, e ne chiede sempre più.
Per quale motivo dovrebbe averne di più?
Il cosiddetto “sesso debole”, ora, lavora come un uomo, cresce figli, guadagna e si difende fin troppo bene:

Se una donna ed un uomo si picchiano, il pregiudizio di chi guarda è sempre che quella sia una prepotenza ai danni della donna, e mai una normale disputa, un litigio…
Quando marito e moglie si lasciano, chi prende la casa?
Chi deve pagare “i danni” all’altro?
Chi si ritrova in strada, persino se è senza lavoro?

Nonostante tutto, la donna non solo chiede diritti, ma PRETENDE anche che le vengano concesse quelle galanterie che le si convenivano ai tempi in cui non avevano diritti, quelle “gentilezze” settecentesche.

L’uguaglianza dei sessi è ormai diventata una disuguaglianza, una bilancia che pende dal lato opposto rispetto a duecento anni fa.

Oggi sono stato letteralmente aggredito verbalmente, e quasi fisicamente, da una ragazza sui venticinque che pretendeva di passare per prima all’uscita della metro, pretendeva galanteria gratuita, senza ringraziamenti o riconoscenze.
Praticamente, sta richiedendo da me un trattamento speciale.
La Vostra donna smette in quel momento di essere un individuo normodotato ed inizia a pretendere di essere trattata come un disabile.
Ma io dico, pezzo di cretina che non sei altro, non capisci che ti sto ELEVANDO, mettendoti al mio stesso livello di dignità, dove passa prima chi prima arriva e non chi merita più rispetto?
Perché, tesoro mio, noi non ci conosciamo, e per me meriti lo stesso rispetto che merita un altro qualunque individuo di sesso maschile.
Sei proprio come chiunque, ed il fatto di essere una donna non ti autorizza a spintonarmi senza dover chiedere scusa…

Ovviamente questo è solo uno sfogo, e come tale esso dev’essere preso…
però volevo solo farvi riflettere: che motivo ha la donna, intelligente, forse anche più furba dell’uomo, di richiedere un trattamento speciale?
Che motivo c’è di pretendere le quote rosa in parlamento?
Non hanno esse forse le medesime capacità e possibilità di diventare un avvocato, un medico, un architetto, un insegnante?
Semplicemente, ci sono mestieri biologicamente più congeniali al tipo di impostazione cerebrale dell’individuo femmina, ed altri più convenienti per l’individuo maschio.
Stessi diritti, pari dignità, pari opportunità.
Ma guai a chi dice che gli uomini e le donne sono uguali, perché non lo sono.
Ce ne rendiamo conto ogni giorno: “non capiamo” il nostro partner, abbiamo problemi con i professori di sesso opposto ma raramente con quelli del nostro sesso, semplicemente perchè “non entriamo” nella loro mentalità.
I cervelli maschili e femminili sono diametralmente opposti, ed adottano tipi di ragionamento diversi, nascono da questo le incomprensioni…”

Che diritto ho io di sentirmi migliore, se non c’è nessuno che mi fa sentire peggiore?
“Meditate, gente, meditate.”

Reblog da: http://waitfordecode.tumblr.com/post/22797083498/ma-allora-rivolete-limparita-dei-sessi